Insieme ai due esperti “naif” e “vodka”, Portel ha verificato, per le strade di Milano, le esperienze di wardriving. Per chi non lo sapesse il wardriving consiste nell’agganciare una rete wireless altrui per navigare ad alta velocità senza alcuna spesa.
Un’auto, tre antenne di cui una direzionale, due portatili con sistema operativo Linux: un week-end a caccia di reti Wi-Fi insicure, con risultati allarmanti. Complici le insicurezze delle reti senza fili, Portel ha scovato in una sola ora 18 reti, di cui 12 senza il Wep (Wired Equivalent Privacy, l’attuale meccanismo di protezione delle reti wireless). Il wardriver può navigare gratuitamente, ma può anche utilizzare l’accesso come testa di ponte per sferrare attacchi su Internet nell’anonimato più completo. Ecco perché, con l’aiuto di naif e vodka, Portel ha stilato un decalogo di sicurezza per reti wireless.
“L’indagine – ha dichiarato Christian Grassi, amministratore delegato di Portel – vuole evidenziare i pericoli che si nascondono dietro una rete wireless non protetta adeguatamente. Come portale sulle telecomunicazioni, Portel ha voluto così portare all’attenzione dei lettori un pericolo troppo spesso trascurato ed ignorato dagli operatori interessati”.
“A fronte di uno standard che non offre soluzioni in grado di essere considerate sicure – continua Grassi – ciò che possiamo fare è comunque rendere quanto più difficile il lavoro necessario per portare a termine un attacco, ed evitare di fare della propria rete un Access Point pubblico per accedere a Internet. Con l’aiuto degli esperti, abbiamo elencato una serie di consigli utili per proteggere le reti Wi-Fi”.
(Fabio Pietrosanti (naif) e Yvette Agostini (vodka) sono, rispettivamente, Network Security Manager e Security Engineer in due importanti aziende IT e sono soci dell’associazione Italian Blackhats).