Chiarezza e trasparenza, è tutto qui quello che il Consorzio Anthill chiede in un comunicato.
“Una serie di comunicazioni -sostiene Anthill – di diversa provenienza e con contenuti in aperto contrasto reciproco, sono state inviate nei giorni scorsi alla sede Materana del Consorzio, tutte con la pretesa di dettare i parametri di definizione delle regole utili alla partecipazione all’affare Blu”. Secondo il consorzio, “la paradossale situazione che si è andata definendo vede una serie di richieste, alcune che denotano una spiccata fantasia finanziaria, altre inoltrate alla mezza notte di giorni prefestivi, il cui unico obiettivo comune pare essere quello di impedire ad ogni costo che la stanza dei dati possa aprire il suo antro”. Affinché chiarezza sia fatta, Anthill “ha inviato una comunicazione ufficiale ai diversi organi pubblici e privati coinvolti nella questione, al fine di porre un punto fisso da cui tutti possano ripartire organicamente”. “Un gesto sicuramente impopolare – conclude la nota – quello di Anthill, piccola cenerentola che osa sfidare le sorellastre senza che ci sia una fata madrina a fare magie, ma confortato da evidenze finanziarie, a suo tempo richieste come requisito sine qua non per l’accesso ai numeri Blu, prontamente ma inutilmente fornite”. Quali sono, al fine, i requisiti necessari per l’accesso alla “data room”, e chi è l’unico referente autorizzato e non surrogabile a cui far riferimento? Anthill è in attesa di risposte.