Attraverso l’utilizzo di clausole contrattuali tipo, contenenti un’esplicita assunzione di garanzia, le società che operano nell’ambito del trattamento dei dati personali potranno garantire un adeguato livello di protezione nei casi di trasferimento di dati dall’Ue verso i paesi terzi.
È quanto ha stabilito la Commissione europea in una recente decisione, con la quale si propone di contribuire alla completa attuazione della direttiva 95/46/Ce.
Le clausole, la cui adozione sarà facoltativa per le società e gli organismi interessati, andranno ad affiancare i sistemi già attualmente utilizzati per garantire i trasferimenti: il consenso degli interessati e l’autorizzazione delle autorità di vigilanza nazionali, in presenza dei necessari requisiti e standard di sicurezza.
Attualmente, secondo quanto afferma la Commissione, solo la Svizzera, l’Ungheria e gli Stati Uniti sono stati riconosciuti capaci di offrire una protezione adeguata.
L’inserimento delle clausole tipo nei contratti impedirà alle Authority nazionali di esercitare il loro potere di sospendere o impedire, in casi eccezionali, il trasferimento dei dati.