C’erano una volta le telefonate erotiche. Ma il mondo cambia e le nuove tecnologie si prestano ad essere utilizzate nella vita di tutti i giorni e non sempre per scopi nobili.
Ad Hong Kong è stato condannato a un anno di prigione un ragazzo di 23 anni, reo di aver utilizzato la posta elettronica per assillare una sua vecchia fiamma.
Kam-fai, così si chiama il ragazzo, è stato ritenuto colpevole dal giudice Andrew Ma Hon-cheung di attività comparabili alla violazione di domicilio o al furto.
Grazie a un programma pirata, il ragazzo era riuscito a trovare l’indirizzo di posta elettronica di una sua vecchia compagna di classe, Hung Ma-Lai, 24 anni.
Inizia così, nel gennaio 1999, un massiccio invio di messaggi email di ogni genere.
Poi, inizia a inviare testi e foto pornografiche all’indirizzo della ragazza e a un’altra studentessa universitaria.
La compagna di scuola cambia indirizzo di posta e anche password, ma i messaggi proseguono.
Il colmo viene toccato quando la ragazza riceve messaggi come “Verrò a violentarti nella tua stanza”.
La ragazza avverte subito la polizia di Hong Kong che, per ritrovare le tracce dell’autore delle minacce che si firmava “superpirata”, ha dovuto risalire ai file di un server americano di USA.net.
A quel punto, individuato l’autore è scattato l’arresto.