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dot.coms: l’80% scomparirà entro il 2005

19 Aprile 2000

dot.coms: l’80% scomparirà entro il 2005

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Cattive previsioni per i siti di commercio elettronico. Più di una ricerca sul mondo della Rete annuncia il vicino tracollo di diversi siti Web. Nel 2005 saranno sopravvissuti, secondo StrategyWeek.com, …

Cattive previsioni per i siti di commercio elettronico. Più di una ricerca sul mondo della Rete annuncia il vicino tracollo di diversi siti Web. Nel 2005 saranno sopravvissuti, secondo StrategyWeek.com, solo l’80% degli attuali siti di e-commerce. I motivi sono scontati: improvvisazione, strategie povere, incompetenza, aspettative troppo ambiziose e siti spesso mal concepiti.

Secondo StrategyWeek, la maggior parte delle aziende fa un uso sbagliato dei soldi investiti nell’e-commerce. Gli errori più comuni sono i due estremi: cifre spropositate per operazioni commerciali il cui successo non è affatto assicurato, oppure riduzione al minimo delle spese con il risultato di siti votati al fallimento.

Secondo J. Lake, direttrice della ricerca, molti siti non hanno un vero e proprio modello di guadagno e quindi sono destinati a chiudere. Inoltre, si riscontra poca comprensione del mercato globale e molti non pensano minimamente a strategie su scala internazionale.

Forrester Research, una delle società di ricerca ormai più quotate del momento, è ancora più pessimista. Con l’indagine “The Demise Of Dot Com Retailers” stronca il futuro di molti siti dotati di grandi ambizioni e poche intuizioni. Secondo questo nuovo rapporto Forrester, la combinazione tra indebolimento finanziario, pressione competitiva e diminuzione degli investitori, porterà fuori mercato entro il 2001 molte delle attuali dot-coms. Per sopravvivere nella battaglia delle vendite online le aziende dovranno ripensare le proprie strategie.

Secondo Forrester Research l’esperienza di CDNow è rappresentativa di una tendenza che purtroppo seguiranno molte aziende. CDNow fu lanciata come una grande operazione commerciale nel settore discografico, ma è poi rimasta schiacciata dalla concorrenza e dai finanziatori che hanno preferito guardare altrove. Oggi versa in gravi condizioni finanziarie.

Forrester ritiene che la stabilizzazione del mercato arriverà in tre ondate. Entro la fine del 2000 le aziende che hanno avuto successo da subito (in particolare libri, software, fiori, ecc.) consolideranno la loro posizione. I commercianti degli oggetti più svariati su Internet che normalmente gestiscono in maniera disorganizzata il loro business di nicchia, collasseranno entro l’estate. Infine, i siti che vendono beni molto settorializzati e di alta classe (come mobili e abbigliamento) manterranno una posizione solida almeno fino al 2002.

Il rapporto contiene sia indicazioni dettagliate su strategie vincenti formulate dagli analisti Forrester sia i risultati di un sondaggio condotto su 50 venditori online eterogenei tra di loro per composizione, prodotti e background. L’80% ha dichiarato di avere come priorità del 2000 la crescita del business. Seguono il miglioramento del design del sito, l’incremento dell’immagine dell’azienda e l’aumento della soddisfazione dell’utente.

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