Amazon.com, la piattaforma di e-commerce di Amazon, è di nuovo messa a prova dura. Nel marzo 2002 molti siti e-commerce avevano messo in discussione gli accordi firmati con il distributore online, al quale avevano affidato la vendita dei loro prodotti. Il sito di viaggi online Expedia e il distributore di giocattoli Toys R Us in testa. Il 23 maggio scorso, Toys R Us ha rilanciato la questione accusando Amazon di non rispettare più i suoi impegni.
Secondo il distributore di giocattoli, il contratto che lo lega a Amazon firmato nell’agosto 2000 per una durata di 10 anni, includeva una clausola d’esclusiva sulla vendita di giocattoli e giochi per bambini. Ma, più di 4.000 prodotti venduti da Toys R Us tramite Amazon.com sarebbero venduti anche sa competitor e sulla medesima piattaforma.
Amazon ha immediatamente reagito a queste accuse con una dichiarazione pubblica. L’e-booker online ha spiegato che allargava l’offerta proposta agli utenti, nel rispetto degli impegni assunti con il suo partner, e che le accuse di Toys R Us erano infondate.
Le due società hanno cercato una soluzione amichevole alla vertenza che le vede contrapposte, ma non sembrano avere ancora trovato un accordo.