L’anno scorso l’amministrazione Clinton aveva dichiarato che il WTO avrebbe dovuto incoraggiare la crescita della Rete e del business ad essa legato, ma quest’anno politiche severe e e-tasse sembrano essere in agenda.
A Johannesbourg Supachai Panitchpakdi, il direttore generale del WTO in pectore, ha annunciato la necessità di una nuova serie di regole e soprattutto di un sistema serio di tassazioni del mercato Web.
Una tendenza opposta rispetto alle prospettive dell’anno passato, quanto meno negli USA, in cui l’alleggerimento fiscale degli operatori Internet era ritenuto prioritario per rilanciare lo sviluppo della new economy.
Il WTO non ha più intenzione di appoggiare la moratoria fiscale e intende lavorare su tasse, privacy e sicurezza delle transazioni.