Samsung deve pagare ad Apple 1.049.343.540 dollari di danni per avere passato il limite nel copiare il design di iPhone (ma non di iPad), salvo appelli, ricorsi e nuove puntate del serial, che già si prospettano.
Tra le evidenze esaminate dalla giuria, quella che a detta del suo portavoce Velvin Hogan (nominato tale dai suoi pari perché detentore di un brevetto serio in campo tecnologico) ha pesato maggiormente nella valutazione consiste nelle comunicazioni ai sottoposti Samsung e dalla licenziataria (di Android) Google:
Certain actors at the highest level at Samsung gave orders to the sub-entities to actually copy. […] So the whole thing hinges on whether you think Samsung was actually copying. The thing that did it for us was when we saw the memo from Google telling Samsung to back away from the Apple design.
Lascio ad altri le disquisizioni sul sistema dei brevetti, palesemente arretrato ma lo sapevamo, e sulla immane problematica della protezione della proprietà intellettuale, che non ha soluzioni banali e semplici.
Da italiano osservo con una certa invidia un processo con miliardi di dollari in ballo concluso dal verdetto della giuria dopo due giorni e mezzo di riflessione, al termine di ventiquattro giorni di dibattimento, espresso in un documento di venti pagine.
Ho trovato comprensibile che Samsung abbia accusato Apple di tentare di brevettare il rettangolo, o un design che si rifà a elementi fondamentali geometrici ed ergonomici; meno che una scelta tattica mediocre abbia ricevuto così tanta attenzione scandalistica sulla stampa, sopratutto non di settore, fino a diventare argomento da caffè al bar. Se fosse così semplice, i plagi letterari non sarebbero più un problema, dal momento che nessuno può pretendere di brevettare l’alfabeto.
Piuttosto invito a riflettere sul tweet del giornalista americano Dan Frakes, giornalista esperto Apple di sufficientemente lunga data:
When the iPhone debuted, it was widely criticized for having no buttons/keys. Now people think the iPhone’s design is “obvious.”
— Dan Frakes (@danfrakes) August 25, 2012