Mentre ancora non si è spenta l’eco delle iniziative della RIAA contro gli utenti Internet colpevoli di aver scambiato musica protetta dai diritti d’autore, l’associazione delle società di P2P annuncia di aver adottato un codice deontologico.
Queste regole dovranno servire per incoraggiare gli utenti del peer-to-peer a utilizzare i software di scambio di file in modo definito “responsabile”.
L’obiettivo delle società che fanno parte dell’associazione (gli editori di Morpheus, Grokster, Lime Wire, ma non Kazaa), e di arrivare all’applicazione del codice deontologico entro il 2003.
Il codice deontologico è composto da tre parti. Tra queste:
l’obbligo per gli editori di software di scambio di file, di ottenere il consenso dell’utente per l’aggiornamento del loro prodotto, per l’installazione e la configurazione. Devono fornire il modo per disinstallare il software e chiedere l’esplicita autorizzazione all’utente su quale parte del disco rigido condividere nella rete peer-to-peer, in modo che parti confidenziali non siano rese disponibili per errore.
La parte legata al rispetto delle leggi, definisce che gli editori dei software informino gli utenti del loro prodotto sull’illiceità del condividere i file protetti dal diritto d’autore. Da questo discende che gli editori si impegnano a collaborare con le autorità per l’applicazione della legge sulla protezione dei bambini sulla rete, soprattutto per combattere la pornografia infantile.
Terza parte legata alla protezione della privacy. I membri della P2P United si impegnano a pubblicare chiaramente sul loro sito Web la loro politica riguardo la privacy e a non divulgare informazioni personali degli utenti, fatti salvi gli obblighi di legge. Inoltre, si impegnano a fare in modo che l’accesso al software sia impedito ad alcuni componenti la famiglia.
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