Blurb: breve descrizione di libro, film o altro prodotto, scritta con intento promozionale e pubblicata sulla copertina di un libro o nella sua pubblicità. Termine coniato dall’umorista americano Gelett Burgess.
Vi è una lunga e onorata tradizione di dileggio verso gli scrittori dilettanti che aspirano alla pubblicazione del loro classico romanzo nel cassetto. In Italia si possono ricordare, a nome di tutti, I 21 modi di non pubblicare un libro di Fabio Mauri con prefazione di Umberto Eco e, a opera dello stesso Eco, il capitolo 39 del Pendolo di Foucault, nel quale viene descritto il meccanismo con cui certe case editrici di una volta mungevano gli Autori a Proprie Spese, quelli disposti a pagare pur di apparire:
Alla Manuzio sono rimaste 650 copie in fogli stesi, il signor Garamond ne rilega 500 e le invia contrassegno. Consuntivo: l’autore ha pagato generosamente i costi di produzione di 2000 copie, la Manuzio ne ha stampate 1000 e ne ha rilegate 850, di cui 500 sono state pagate una seconda volta. Una cinquantina di autori all’anno, e la Manuzio chiude sempre in forte attivo.
Sul New Yorker, Adam Mansbach affronta con spirito una variazione interessante sul tema: il blurb e gli aspiranti autori che ne chiedono uno, anche a pagamento. Lui ha avuto l’idea di un listino prezzi articolato:
You’re still using the author photo from your “promising début.” (+$75)
Your title contains the words “America,” “Dream,” or “Love,” or a version of the construction “Blah and Other Blah-blahs.” (+$150)
The first word of your two-word title is a gerund. (+$75)
The word after the gerund in your two-word title is a proper noun masquerading as a regular noun, i.e. “Losing Ground,” a novel about a man named Peter Ground. (+$250)
Your novel is a retelling of another novel from the perspective of a minor character, a piece of furniture, or a magical being who did not appear in the original. (+$275)
La raccolta è lunga e irresistibile fino alla sua conclusione: aggiungere 25 mila dollari al totale. Grazie per la richiesta. La risposta è no.