[Riproduciamo un articolo di Cole Nussbaumer Knaflic, di cui Apogeo ha pubblicato Data Storytelling, libro con tentativi di imitazione. Il post originale, how you would visualize hurricanes, è tratto dal blog storytelling with data.] [Il post introduttivo alla serie è stato pubblicato il 19 ottobre.] Poche settimane fa ho ripreso dall’Economist un grafico sugli uragani negli USA e invitato i lettori a rielaborarlo, per dirmi che titolo avrebbero usato per descriverlo al posto dell’originale Gli uragani in America sono diventati meno frequenti. C’è voluto tempo per scegliere le sessanta migliori proposte [che presentiamo nel corso di più articoli su Apogeonline]. Questo è il grafico originale:
Uragani, quanti e di quali intensità, dall’Atlantico a un diagramma.
Ecco altre rielaborazioni inviate dai lettori.
Andrew E.
Andrew ha scelto una visualizzazione concentrata sugli uragani di maggiore potenza, espressa in un grafico con una sola linea:
La percentuale sul totale di uragani più potenti della media è aumentata.
Andrew M.
Andrew ha approntato tre visualizzazioni distinte, basate sui dati effettivi (barre) e la media mobile (linea) di numero di tempeste, numero di tempeste più forti e velocità del vento.
Il filo conduttore dei tre diagrammi è la media mobile, con dati diversi.
Andy C.
Andy (Twitter | LinkedIn) ha paragonato le predizioni sugli uragani al lancio di una moneta, in una visualizzazione piena di colore:
Pronosticare il numero degli uragani somiglia molto a chiedere: testa o croce?
Ariane M. & Marina C. & Luciana B.
Ariane, Marina e Luciana hanno deciso di conservare il titolo ma raggruppare gli anni in modo diverso:
Ragioniamo sui quinquenni perché i dati di questo decennio (2011-2020) sono ancora incompleti e temiamo di finire a confrontare mele con pere. Abbiamo anche optato per non menzionare l’incremento degli uragani di categoria 3. Avremmo dovuto cambiare il titolo!
Quinquiennio per quinquienno, potenza a parte, sì: gli uragani sono meno frequenti.
Ben B.
Ben (Twitter) ha usato Tableau. Abbiamo anche la versione presente su Tableau Public.
Sono dati cumulativi; bisogna concentrarsi sull’inclinazione delle linee.
[Presenteremo in altri articoli il resto delle soluzioni fornite dai lettori del blog di Cole Nussbaumer Knaflic. Se i lettori di Apogeonline vogliono cimentarsi nella sfida, possono inviarci il loro lavoro e relative considerazioni all’indirizzo [email protected]. Il dataset di partenza è scaricabile da Dropbox. Il post introduttivo alla serie è stato pubblicato il 19 ottobre.]