Quando si parla di “sofferenze” bancarie, ci vengono in mente i soldi investiti dal sistema creditizio in grosse aziende e difficilmente recuperabili. Nel nostro paese i casi sono noti e importanti.
Ma esistono piccoli crediti che le banche non riescono a recuperare per diversi motivi: fallimenti, impossibilità del debitore, mutui non pagati, ecc.
Ebbene, per una banca cinese l’ammontare di questi piccoli debiti ha raggiunto la ragguardevole somma di 2,2 miliardi di dollari in beni mobili e immobili sequestrati.
Che farsene di questo patrimonio? I dirigenti della China Construction Bank (CCB) hanno pensato di venderli per incassare denaro contante. Ma in Cina non è così semplice e, allora, hanno deciso di creare un mercato virtuale su Internet.
Su questo mercato online gli acquirenti potenziali potranno vedere e, se convinti, acquistare i beni sequestrati dalla banca.
Tra questi beni oltre ai soliti gioielli, autovetture e appartamenti, anche hotel e ville lussuose. Segno che anche in Cina è arrivato il consumismo occidentale con tutti i suoi problemi.