Un dipendente della Dell Computer France si è rivolto nei giorni scorsi al Conseil des Prud’Hommes di Montpellier, dopo essere stato licenziato con l’accusa di molestie sessuali, per aver inviato, per errore, alcune immagini di donne nude alla direttrice commerciale della Dell, negli Stati Uniti.
Per un errore nel digitare l’indirizzo, infatti, il dipendente in questione aveva spedito via e-mail le immagini alla direttrice americana, anziché a un suo collega.
Il direttore delle risorse umane aveva perciò convocato l’interessato, contestandogli di essersi servito del materiale informatico della società per fini personali.
Tuttavia, sia il delegato sindacale che ha difeso il lavoratore nel corso del procedimento disciplinare, sia il suo attuale avvocato hanno dichiarato che, in realtà, la politica dell’azienda in merito all’invio di e-mail a carattere personale è sempre stata di generale tolleranza e che il regolamento interno non contiene nessuna precisazione al riguardo.
In seguito, però, la direzione della Dell France, ha deciso di licenziare il dipendente per “condotta inopportuna di natura sessuale”.
I giudici francesi dovranno, pertanto, valutare se il licenziamento inflitto in relazione all’invio erroneo di immagini a contenuto erotico a una perfetta sconosciuta sia effettivamente giustificato – in quanto la condotta integra un’ipotesi di molestia sessuale – ovvero sia un’ennesima conseguenza della persistente mancanza di chiarezza in merito alla questione dell’utilizzo delle nuove tecnologie da parte dei dipendenti nelle aziende.